Fascicoli

La rivista “atque” continua la sua pubblicazione in formato cartaceo per i tipi di Moretti & Vitali di Bergamo, ma d’ora in poi gli articoli contenuti in tutti i fascicoli – esclusi quelli degli ultimi due anni – sono leggibili (in formato pdf) su questo sito e scaricabili in maniera completamente gratuita.

Sicché i fascicoli di “atque” dal 1990 (anno della sua fondazione) sino a quelli di due anni fa sono ad accesso libero e quindi aperti a ogni forma di ricerca, mentre gli altri hanno un “embargo”, per l’appunto, di due anni – naturalmente il formato cartaceo di tutti i fascicoli rimane disponibile presso le librerie (vedi “librerie amiche”) e ordinabile all’editore (ordini@morettievitali.it).

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17/1998
PASSIONI DELL’ANIMA

Mario Vegetti, “La psicopatologia delle passioni nella medicina antica”/]ean Starobinski, “La lezione di Galeno. Macchine e passioni”/Carlo Sini, “La passione della verità”/Riccardo Dalle Luche, “Noia”/Romolo Rossi e Piera Fele, “Clinica della nostalgia. Norma e patologia del nóstos”/Mario Rossi Monti, “Sulle orme della vergogna”/Primo Lorenzi, “‘Bruciar d’amore’”/MATERIALI/Eugène Minkowski, “L’affettività” /POSTILLA/Andrea Zhok, “Passione e contraddizione materiale: un modello”

 

[…] Soltanto nel secondo secolo dopo Cristo, con Galeno, il pensiero medico sarebbe intervenuto direttamente nella questione della psicopatologia delle passioni.

Nel grande trattato De placitis Hippocratis et Platonis, Galeno aveva operato una profonda rivisitazione delle posizioni platoniche – e una altrettanto radicale critica di quelle stoiche – anche alla luce degli sviluppi dell’ anatomo-fìsiologia: essi rivalutavano, in modo in certo senso sorprendente, la tripartizione dell’anima di Repubblica e Timeo, perché (altro…)

16/1997
COSCIENZA PLURALE

Paolo Francesco Fieri, “Coscienza plurale”/Daniel C. Dennett, “Il mito della doppia trasduzione”/Fabrizio Desideri, “Il velo dell’autoscienza: Kant, Schiller e Novalis”/Stefano Fissi, “Materia, forma, mente e coscienza”/Mauro La Forgia, “Psicodinamica intenzionale”/Silvano Tagliagambe, “L’identità è il destino dell’uomo”/Giuseppe Trautteur, “Distinzione e riflessione”/Italo Valent, “La coscienza secondo Hegel”/Giuseppe Vitiello, “Dissipazione e coscienza”/MATERIALI/Intervista a Dieter Henrich (a cura di S. Murmann e M. Schefczyk)

 

«Può darsi che la massima di Hume

“un oggetto può esistere, e tuttavia non essere in alcun luogo”

che egli scrisse nella sua infruttuosa ricerca sull’anima,

sarà confermata dalla spiegazione algoritmica della coscienza»

G. Tratteur   

14-15/1996
DIALOGO, CONVERSAZIONE, ASCOLTO…

Riccardo Dottori, “Oltre la svolta ermenutica? Note sul rapporto Gadamer-Derrida”/Sebastiano Ghisu, “Dialogo, scienze, verità”/Amedeo Marinotti, “Il dialogo emeneutico per Gadamer”/Maria Ilena Marozza, “L’attualità come vincolo interpretativo”/Chiara Nicolini, “Il colloquio di ricerca tra conversazione e colloquio clinico”/Alberto Peruzzi, “Intermezzo sul significato”/Fausto Petrella, “L’ascolto e l’ostacolo”/Paolo Francesco Pieri, “Dialogo, confutazione, dialettica”/Andrea Zhok, “Per un concetto formale di libertà”/MATERIALI/Ernst Tugendhat, “Il problema dell’autodeterminazione: Freud, Hegel, Kiekegaard”

 

«Non ode od ode in modo sbagliato

solo colui che ascolta soltanto sé stesso»

H.G. Gadamer

 

13/1996
ANCORA LA PSICOPATOLOGIA?

NOTA EDITORIALE/Arnaldo Ballerini e Andrea Ballerini, “Affetti e delirio”/Gaetano Benedetti, “Intenzionalità psicoterapeutica”/Eugenio Borgna, “C’è ancora un senso nella psicopatologia?”/Bruno Callieri, “Inquadramento antropologico dell’esperienza d’incontro con lo psicotico”/Giacomo Calvi e Lorenzo Calvi, “Nora: un’immagine letteraria dell’esaltazione”/Eleonora D’Agostino e Mario Trevi, “Psicopatologia e psicoterapia”/Luciano Del Pistoia, “Psicopatologia: realtà di un mito”/Giovanni Cazzetti, “La perdita del sentimento del sé. Tra psicopatologia fenomenologica e psicoanalisi”/Fausto Petrella, “Sulla psicopatologia: caute riflessioni di uno psichiatra che non disdegna la psicoanalisi, di uno psicoanalista che non disdegna la psicopatologia”/Mario Rossi Monti e Giovanni Stanghellini, “Nosografia e psicopatologia: un matrimonio impossibile?”/MATERIALI/Werner Janzarik, “La crisi della psicopatologia”

 

Relativamente indipendente dalla psichiatria e quindi dalla medicina cui del tutto apparteneva nell’Ottocento, la psicopatologia è attualmente una disciplina che risulta variamente collegata alla psicologia sin da quando quest’ultima ha perduto l’impronta filosofico-metafisica che la contraddistingueva. Proprio in connessione con una psicologia a carattere dinamico (e cioè con una psicologia che sia in grado di pensare i saperi che la costituiscono) e (altro…)

12/1995
REALTÀ E IMMAGINAZIONE

NOTA EDITORIALE/Carlo Sini, “Realtà e immaginazione”/Silvano Tagliagambe, “Creatività”/PaoloAite, “La visibilità da conquistare: note sull’immaginazione in analisi”/Maria Ilena Marozza, “L’immaginazione: all’origine della realtà psichica”/Stefano Fissi, “I molti e l’uno in alchimia: l’imaginatio come luogo di integrazione di confusità della materia psichica”/Luigi Lentini, “Immagine metodologica e ‘realtà’ scientifica sulla teoria anarchica della conoscenza”/Fabrizio Desideri, “Al limite del rappresentare: nota su immaginazione e coscienza”/Ferdinando Barison, “Risposta ‘originale’: vetta emeneutica del Rorschach”/MATERIALI/Giuliano Campioni, “La difesa dell’illusione metafisica: una ‘wagneriana’ [M. Maier] risponde a Friedrich Nietzsche”

 

La realtà e l’immaginazione ci sono veramente, laddove sussiste una differenza che vive insieme a loro: e cioè, proprio esistendo una specifica differenza, non si dà problema sia nel riconoscere “ciò che c’è” (e quindi è esistente o reale) e “ciò che non c’è” (e quindi è inesistente o immaginato), sia nell’ammettere che certe cose immaginate non sono sempre reali e (altro…)

11/1995
VOCI DEL SÉ: COSCIENZA-AUTOSCIENZA-IDENTITÀ

Francesco Corrao, “Sul sé gruppale”/Vincenzo Vitiello, “Violenza e menzogna dell’autocoscienza”/Giovanni Jervis, “Identità”/Itala Valent, “L’identità come relazione”/Paolo Francesco Pieri, “‘Sono io questo?’ Ovvero il selbst nel pensiero di C.G. Jung”/Fabrizio Desideri, “Resonabilis echo. La coscienza come spazio metaforico”/Stefano Fissi, “Il labirinto del sé”/Adriano Fabris, “L’esperienza del sé”/Monica Toselli, Paola Molina, “Il bambino davanti allo specchio: l’interazione e la costruzione del sé”/Sergio Piro, “Antropologie trasformazionali e filosofie diadromiche”

 

Questa pubblicazione è dedicata a Francesco Corrao, e quindi si rivolge alla memoria che di lui hanno tutti coloro che ebbero tempo per conoscerlo e apprezzarlo, ma soprattutto alle menti di quei giovani che non hanno avuto la possibilità di conoscerlo o di riflettere sui suoi studi e ricerche: ai primi e ai secondi, insieme, è data intanto l’occasione di leggere quello che è stato il suo ultimo lavoro che reca un titolo quasi profetico, ma certamente emblematico: “Sul Sé gruppale”.

Paolo Francesco Pieri

10/1994
IL LASCITO DI FEYERABEND

 a cura di Paolo Francesco Pieri

 

Paul K. Feyerabend, “Università e primi viaggi: un’autobiografia”/Paolo Rossi, “P.K. Feyerabend: un ricordo e una riflessione”/Carlo Sini, “Il mito del mito. Confini problematici dell’epistemologia feyerabendiana”/Silvano Tagliagambe, “I presupposti dell’anarchismo epistemologico di Paul K. Feyerabend”/Enrico Bellone, “Sulle italiche fortune del Professor Feyerabend”/Luigi Lentini, “Anarchismo, irrazionalismo, post-razionalismo”/Alessandro Pagnini, “‘Vedere la scienza con l’ottica dell’artista’: note su Feyerabend e il significato filosofico dell’arte”/Luciano Handjaras, “Critica del metodo e utopia pluralista nel relativismo di P.K. Feyerabend”

 

Il motto famoso dell’autocritica di Nietzsche, posta a prefazione de La nascita della tragedia, in cui si auspica di guardare alla scienza con gli occhi dell’arte, e all’arte con quelli della vita, potrebbe essere una perfetta epigrafe per molti scritti di Feyerabend; sebbene Nietzsche e soprattutto il suo artista, tratteggiato con enfasi romantica come il depositario di una verità tragica epicamente profetizzata, non compaiano mai tra le figure cui (altro…)

9/1994
IL SÉ. PRIMA PARTE: DEFINIZIONI E COSTRUZIONI

Carlo Sini, “La voce del sé e la signora Darwin”/Mario Ruggenini, “Il principio dell’io. Io, gli altri, l’alterità come abisso”/Fabrizio Desideri, “La fuga in sé. Variazioni sul tema della coscienza”/Massimo Ammaniti, “Attualità ed evoluzione del ‘sé’ in psicoanalisi” (Intervista a cura di Francesca Cesaroni)/Giorgio Sassanelli, “L’io e il sé”/Gianfranco Trippi, “Lo specchio delle brame. Io e soggetto agli esordi della teoria lacaniana”/Gian Giacomo Rovera, “Formazione del sé e patologia borderline”/Alberto Clivio, “L’’io’ biologico”/Giuseppe O. Longo, “Il sé tra ambiguità e narrazione”/Marco Piazza, “Il sé molteplice di Fernando Pessoa”/Paolo Francesco Pieri e Daniel C. Dennett, “Il sé e i sé. Quale tipo di realtà?” (In forma di corrispondenza)

 

Io considero il sé unitario come qualcosa che si potrebbe chiamare un’illusione benigna; non c’è nessun sottosistema neurale, e nessuna collezione di sottosistemi, che possano essere identificati con quel Sé, o con nient’altro di simile al Sé, che noi tendiamo a immaginare di avere. Ma la tattica di trattarci reciprocamente (e di trattare noi stessi!) come se avessimo tutti un sé – e nei casi normali, come se avessimo un sé per ogni corpo – è un principio organizzativo così prezioso che sembra corrispondere a verità. (altro…)

8/1993
I MODI DELLA CURA

Carlo Sini, “I modi della cura”/Mario Trevi, “I modi manipolativi della psicoterapia”/Giovanni Jervis, “Corporeità e quotidianità nell’esperienza analitica”/Paolo Francesco Pieri, “Attraverso il dire”/Antonio Alberto Semi, “Interrogativi attuali sulla cura”/Cesare Maffei, “L’ambiente della cura”/Andrea Vaccaro, “Il sapere nel gioco linguistico della cura. Un excursus attraverso l’opera di Freud”/Giuseppe Maffei, “La psicoterapia e il modo indicativo”/Bruno Callieri, “‘Curare’ o ‘prendersi cura di’. Il dilemma psichiatrico della responsabilità esistenziale”/Vieri Marzi, “Il mondo della cura nel servizio psichiatrico territoriale”/Sergio Manghi, “Di alcune orme sopra la neve”/Alessandro Pagnini, “Davidson, Freud e i paradossi dell’irrazionalità”/Luigi Lentini, “Ragione critica, razionalità scientifica, relativismo”

 

Molti sono i modi della cura che lo psicoanalista e i suoi colleghi esercitano e immaginano. Ognuno ha sue ragioni e giustificazioni. Di essi si discute e si argomenta, non senza serio motivo e qualche profitto. Ogni modo della cura è però, a sua volta, un modo come cura: una passione della verità (cui si collegano, immancabilmente, molte altre “passioni’”). (altro…)

7/1993
SOGLIE DELL’ALTERITÀ

INTRODUZIONE Paolo Francesco Pieri, “Nient’altro che… questo”/Silvano Tagliagambe, “Evento, confine, alterità”/Diego Napolitani, “Le figure dell’altro da pre- a trans-figurazioni”/Fabrizio Desideri, “L’alterità come soglia critica”/Adriano Fabris, “Il sacro e l’alterità”/Sergio Vitale, “Distanze”/Maria Ilena Marozza, “Il senso dell’alterità onirica”/Sandra Candreva, “Perversione e caduta dell’alterità”/Marino Rosso, “Realtà e possibilità di un incontro”/Rino Genovese, “La negazione e l’’altro’”/Baldassarre Caporali, “L’’altro’ tra differenza e pluralità”/Elisabetta Pizzichetti, “L’’altro’ invisibile”/Marco Piazza, “L’alterità e il mélange”/Franco Rella, “Porte sull’ombra”

 

Questo fascicolo si muove ai margini di un concetto resosi sempre più significativo nel pensiero del Novecento: l’alterità.

Al di là degli usi che del termine possono pure farsi, emerge sempre di più che l’”altro” accade come limite del sapere e reca simultaneamente un inizio: l’inizio di un pensare: il pensare veramente gli stessi saperi. (altro…)